AERE VOLGO REBELLAZIO
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<<…con l’ultimo decreto della Corte Suprema Internazionale che respinse tutte le proteste e i ricorsi degli ultimi cinque anni, si avviò la grande macchina della privatizzazione dell’aria pulita. Ora ai meno abbienti non restava che dover respirare l’aria comune, mentre per chi aveva mezzi si aprivano nuovi periodi di benessere, privilegi e salute. Il problema del come fornire a chi pagava l’aria pulita era stato risolto con la prima grande rivoluzione edilizia. Intanto già da parecchi anni i più ricchi disponevano di interi quartieri purificati, case, uffici, posti di lavoro, cinema, teatri, centri sportivi, e ogni luogo dov’era stato possibile impiantare i grandi purificatori d’aria ad idrogeno solido. Adesso si trattava di fornire lo stesso servizio all’aria aperta. A parte le gigantesche cupole in Plextron che racchiudevano le aree privilegiate, ci si indirizzò a qualcosa di più radicale, benché questa soluzione avesse richiesto una più vasta mole di lavoro, ricerca e consensi. >> Esplose così la Prima Rivoluzione dell’Aria, che portò a scontri e blocchi stradali ovunque. Benché soffocata dalle milizie delle multinazionali mise però in evidenza come a queste interessasse mantenere l’inquinamento alla fonte per non rinunciare a profitti sicuri ed eterni. La tregua durò un paio di anni. I costi dell’aria raddoppiati, una militarizzazione dei servizi e la distribuzione delle maschere solo a chi si decideva dall’alto, fece infiammare La Seconda Rivoluzione dell’Aria, questa volta con una vera strategia alle spalle. Un rifiuto di massa ai pagamenti dei servizi e delle tecnologie costrinse le società a reagire con forza. I comitati di protesta delle Cupole e i Movimenti anti maschera furono soppressi attribuendo a questi l’interruzione punitiva della depurazione delle Cupole e dei prezzi alle stelle. Ad alcuni cittadini venivano strappate le maschere, e ad altri il micro-respiratore polmonare. La reazione popolare fu immediata. Dagli assalti ai Magazzini controllati da militari ai rifornimenti rubati e distribuiti, generarono molte vittime scatenando così la sommossa planetaria, che culminò nello smantellamento del sistema e negli anni successivi alla ricostruzione di un mondo che prese coscienza del diritto all’aria. Da lì a quello per l’acqua il passo fu breve. E poi toccò agli alimenti, all’energia, e ad ogni altra risorsa naturale.
Nik micro-pensatore in maschera.... .. .. |
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